Sarà una questione di privacy, ma sull’identità dei cinque parlamentari che si sono intascati (o hanno chiesto) il bonus da 600 euro prendendo indennità superiori ai 10 mila euro al mese forse si tace per sicurezza. Perché quando verranno fuori i nomi (e verranno, ogni giorno c’è un dettaglio in più, quindi chi sono si sa già) cadrà sulle loro teste una tale valanga di insulti che niente esclude che qualcuno pensi anche di prenderli a botte.
Ci sono numeri che bisogna conoscere. Numeri come questi.
Ogni minuto nel mondo 20 persone sono costretta ad abbandonare la propria casa a causa di guerre, carestia e fame, persecuzioni religiose o etniche, disastri ambientali.
«Era l’8 marzo. Siamo partiti da Roma per Milano su un treno vuoto. La sera abbiamo avuto un incontro in Regione Lombardia. Il 9 eravamo a Lodi dove abbiamo trovato un ospedale che stava resistendo allo tzunami dell’emergenza Covid.
Seguo ogni giorno il collegamento con Giulio Gallera, assessore regionale al welfare della Lombardia.
Alle cinque e mezzo del pomeriggio sono davanti al computer e mi segno i numeri del Covid19, contagi, ricoveri, guarigioni, morti di ogni provincia della Lombardia.
Era tutto pronto. Lo stand prenotato al Salone del libro di Torino, il lancio del nuovo sito, migliaia di copie degli otto titoli in catalogo stampate e ristampate e inscatolate e parcheggiate in salotto.
Andava tutto bene. Pococondriaco aveva venduto 9.000 copie, non uno scherzo nel panorama editoriale di questi tempi.
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