Il Papa: «Si salvano le banche e non i migranti»

«Nel mondo di oggi, quando avviene la bancarotta di una banca, immediatamente appaiono somme scandalose per salvarla.

Ma quando avviene questa bancarotta dell’umanità non c’è neppure una millesima parte di quel denaro per salvare quei fratelli che soffrono.

E così il Mediterraneo è diventato un cimitero, e non solo il Mediterraneo… molti cimiteri vicino ai muri. Muri macchiati di sangue innocente».

Sono le  parole riferite alla tragedia dei migranti che Papa Francesco ha pronunciato sabato 5 novembre ai delegati dei movimento popolari arrivati in Vaticano da più di sessanta Paesi.

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Non importa se si è credenti o meno. Sono parole che vanno ascoltate.

Vanno ascoltate oggi. Il giorno in cui Massah,  neonato perso in mare da una giovane mamma nata in Liberia e sbarcata a Lampedusa due giorni fa, è stato ripescato insieme ai cadaveri di altri due bimbi e di nove donne, morti nell’ennesimo naufragio che – solo questa volta- ha fatto 240 vittime.

Ci stiamo assuefando ma è un genocidio, ha gridato, ancora una volta, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

Ha detto Papa Bergoglio: «E’ una situazione obbrobriosa, che posso solo descrivere con una parola che mi venne fuori spontaneamente a Lampedusa:

vergogna.

A Lampedusa e a Lesbo ho potuto ascoltare da vicino la sofferenza di tante famiglie espulse dalla loro terra per motivi economici o violenze di ogni genere, folle esiliate a causa di un sistema socio-economico ingiusto e di guerre che non hanno cercato, che non hanno creato coloro che oggi soffrono il doloroso sradicamento dalla loro patria, ma piuttosto molti di coloro che si rifiutano di riceverli».

«Il male è doppio quando il migrante si vede gettato nelle grinfie dei trafficanti di persone per attraversare le frontiere, ed è triplo se arrivando nella terra in cui si pensava di trovare un futuro migliore, si viene disprezzati, sfruttati e addirittura schiavizzati».

Non importa se si è credenti o meno. Sono parole che vanno ascoltate.

Vanno ascoltate guardando le immagini del filmato qui sotto. Uno dei tanti che raccontano un salvataggio messi in atto dalla guardia costiera. E’ il 4 ottobre, e sul gommone ci sono 130 persone.

Non importa se si è credenti o meno. Le parole di Papa Bergoglio bisogna ascoltarle.

«C’è un terrorismo di base che deriva dal controllo globale del denaro sulla terra e minaccia l’intera umanità.

Di questo terrorismo di base si alimentano i terrorismi derivati come il narco-terrorismo, il terrorismo di stato e quello che alcuni erroneamente chiamano terrorismo etnico o religioso.

Nessun popolo, nessuna religione è terrorista. È vero, ci sono piccoli gruppi fondamentalisti da ogni parte.

Ma il terrorismo inizia quando hai cacciato via la meraviglia del creato, l’uomo e la donna, e hai messo lì il denaro.

Chi governa allora? Il denaro. Come governa? Con la frusta della paura,

della disuguaglianza, della violenza economica, sociale, culturale e militare che genera sempre più violenza in una spirale discendente che sembra non finire mai».

«Così troviamo cittadini murati, terrorizzati, da un lato; esclusi, esiliati, ancora più terrorizzati, dall’altro. La paura viene alimentata, manipolata… Perché la paura, oltre a essere un buon affare per i mercanti di armi e di morte, finisce con il distruggere le nostre difese psicologiche e spirituali, e anestetizzare di fronte alla sofferenza degli altri.

E alla fine ci rende crudeli».

 

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