L’orsa Danza e i suoi cuccioli

Giù le mani da Daniza

Quando apro il computer al mattino (spesso appena sveglia) e NON leggo la notizia della cattura di Daniza sono contenta. «Dai che è un giorno guadagnato, dai che ce la fai» penso, e mi piacerebbe parlarle davvero e incoraggiarla a prendersi gioco degli uomini che stanno cercando di acciuffarla.

Daniza la conoscete tutti, penso. È l’orsa (18 anni e due cuccioli di 8 mesi)  che nei boschi di Pinzolo, in Trentino, dove è arrivata nell’ambito di un programma di ripopolamento, ha dato una graffiata e un morso allo scarpone a un cercatore di funghi che a ferragosto aveva sconfinato nel suo territorio. Il tipo se l’è cavata con una medicazione, ma da quel momento la povera Daniza è diventata wanted, ricercata dalla Provincia di Trento, con un’ordinanza che la vuole catturata, separata dai suoi orsetti e trasferita in cattività, nel recinto di Casteller.

Ora non occorre essere geni dell’etologia per sapere che qualunque animale che abbia con sé dei  piccoli, se si sente minacciato risponde. «Daniza» hanno fatto subito presente gli esperti della Lav «non è problematica né pericolosa, ha semplicemente difeso i cuccioli da un possibile rischio, la sua cattura sarebbe del tutto illegittima».

E  Joanna Schönenberger, esperta di orsi per il  Wwf, al sito della rivista Focus ha spiegato bene: «Questi attacchi, come accade per quelli di elefanti, gorilla e altri grossi animali, si risolvono in un grande bluff, con barriti, urla, sbuffi e poco altro. Daniza aveva già “assalito” un turista qualche anno fa, senza peraltro toccarlo, e si era avvicinata altre volte alle case, con pochi danni. Se avesse voluto uccidere l’uomo, non avrebbe avuto problemi. Ma voleva solo spaventarlo. Aggredire un intruso che non è una preda non è nell’interesse dell’orsa; sprecherebbe tempo ed energia per uccidere un animale di cui non saprebbe che farsi, col rischio di ferirsi e quindi lasciare i cuccioli in pericolo ancora maggiore».

A me Daniza piace. Perché è una mamma coraggiosa. E perché, nonostante il radiocollare che le è stato impiantato un anno fa e  le trappole piene di miele che i forestali ogni giorno mettono nei boschi per attirarla, fino a oggi ha dimostrato di essere più intelligente degli umani.

Umani che mi piacerebbe vedere qualche volta impegnati con la stessa determinazione (e lo stesso clamore pubblico) nel difendere la natura e i suoi abitanti dai bracconieri, per esempio, e dai vandali e dai piromani e anche dai turisti incivili, quelli che buttano plastica e gomme da masticare masticate nei boschi anche del Trentino, come vedo ogni anno in ogni mia vacanza. Umani che invece di agitarsi tanto nel tentativo di catturarla, potrebbero magari dare una mano a Daniza e ai suoi simili, facendo rispettare ai cercatori di funghi i confini delle aree dove vivono – giustamente liberi – gli orsi con i loro orsacchiotti.

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Se volete, per tenere alta l’attenzione sulla necessità di lasciare libera l’orsa e di non portarle via i suoi orsacchiotti potete andare sulla pagina Facebook dedicata a Daniza, o sul sito della Lav, o aderire alle petizioni della Federazione italiana benessere e o su change.org.

O parlarne, che è importante anche questo.

 

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