L’Is ci attacca e non possiamo più far finta di niente

Mentre i siti di informazione rimandano le notizie degli attacchi ai resort di Sousse, in Tunisia, uno dei luoghi turistici più suggestivi e frequentati di un Paese che un tempo era il porto tranquillo di tanti turisti italiani…

Mentre leggo dell’attentato nel sud est della Francia, dove un uomo a bordo di un’auto ha fatto irruzione in un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier, 30 km da Lione, e ha colpito bombole di gas provocando un’esplosione, e una testa decapitata è stata trovata infilzata sulla recinzione del cortile dello stabilimento coperta di scritte in arabo insieme alla bandiera nera dell’Is…

Continua la lettura di L’Is ci attacca e non possiamo più far finta di niente

In Stazione Centrale ho visto una bella Milano

«C’è chi parla e c’è chi opera» dice il sindaco di Milano Giuliano Pisapia a certi giornalisti che lo rincorrono in Stazione Centrale dicendogli che sì, è vero, non ci sono più migranti all’interno nel mezzanino ma ce ne sono ancora sotto il porticato al piano terreno. E gli contestano “l’immagine” che si dà a chi arriva per l’Expo e si trova davanti “gente che bivacca”.

«C’è chi parla e c’è chi opera e noi stiamo lavorando per ridare dignità a chi l’ha perduta» ripete questo sindaco che mi piace anche perché quando sente sparare cazzate non si trattiene e alza la voce e si vede che vorrebbe dire «ma fate qualcosa anche voi invece di domande senza senso».

Continua la lettura di In Stazione Centrale ho visto una bella Milano

Lola, la prima gattina migrante

E’ tardi stasera ma mi piace raccontare la storia della gattina Lola, nera, musino bianco e due occhioni, che è arrivata dal Sudan a Lampedusa, su un barcone soccorso da un pattugliatore britannico che ha portato 200 migranti, sani e salvi, nel porto dell’isola siciliana.

Lola e la sua proprietaria Sama, 24 anni, sono partite più di due mesi fa dal Sudan, hanno attraversato il deserto, sono entrate in Libia, ci sono restate settimane prima di imbarcarsi su una delle solite barche marce.

Continua la lettura di Lola, la prima gattina migrante

Per le siriane libertà è anche un abito colorato

In questo mondo iperconnesso siamo spettatori di tutto quello che accade in qualunque parte del pianeta. Così succede di dover chiudere gli occhi davanti ai video postati dall’Is che ci fanno testimoni di scene atroci come le decapitazioni, i prigionieri chiusi in gabbia e dati alle fiamme, gli uomini costretti a scavarsi la fossa, i corpi delle donne e dei bambini ammazzati, i ragazzini che giustiziano “il nemico” , quelli costretti a giocare sotto terra per ripararsi dai bombardamenti.

Continua la lettura di Per le siriane libertà è anche un abito colorato